E così
costruendo case di parole,
ci illudiamo di trovare
a sera nel nascosto del cuore
finestre da aprire
letti per riposare.
Costruttori di niente
che poggia
su una base inesistente.
Architetti dell'impossibile
in perenne sospensione
tra il mondo
e un'altra vita
di nostra invenzione.
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