domenica 20 giugno 2010

Scusami

Scusami, se mentre parli
mi alzo e vado via.

Ho visto brillare nei tuoi occhi, il niente,
parlavi senza dire
e, nel guardarmi,
non vedevi me.

Le parole vuote sono un rumore,
un arrotolarsi frai denti
di concetti senza cuore.

Fuori il silenzio mi chiama,
la pioggia morbida che avvolge
lo strano vuoto interno
di chi più non ama.

lunedì 14 giugno 2010

Immovimento.

Immobile, come sospeso.
Lo sguardo perso , e insieme acceso.

L'assurdo, un corpo fermo
colto in pieno movimento.

E' un sogno sai
così veloce
da non spostarsi mai.

giovedì 10 giugno 2010

Il viaggiatore

Vorrei una volta
vedermi partire.
Osservare il mio volto che saluta,
e salutare.

Solo così potrei sapere
chi sono
quando vado.

Si può andare
col sorriso largo,
perchè non è l'arrivo
ma il cammino,
quello che vogliamo vivere.

Oppure
una ruga di pensiero
può solcare lo sguardo,
come a chiedere quando
la nostalgia renderà il ritorno,
doolce rinuncia al nuovo.

Tutto questo
vorrei vedere in me,
mentre timido
agito il braccio
al binario, di notte.

domenica 6 giugno 2010

Strati

Il primo che pose pietra
pensò di essere
il primo.

Non sapeva chi
legno su legno,
aveva fatto casa
prima di lui.

Ma noi
oggi sappiamo
che ogni strada
cela una strada,
che ogni città
nasce su di una città.

Facciamo del nostro sapere
vuote parole,
ad uso istrionico
d'ignari stranieri.

Pur camminando
i passi degli antichi,
disegnando simili percorsi,
ci sentiamo anche noi
ancora una volta,
primi.

Il propagarsi delle fiamme.

Il laccio nascosto nel fitto dei pensieri
che improvviso scatta,
evanescente come uno sguardo,
come uno sguardo ingordo, tutto pretende.

Le parole dette
qualunque suono abbiano, sono alibi d'attesa.

Perchè gli occhi persi negli occhi
cantano il fuoco che corre,il propagarsi dell'incendio.

E noi, amanti piromani,
mutriamo a legna antica
questa nuova forza che tutto pervade.